02 ottobre 2008

PERO', QUESTA NATURA "MORTA"... PROPRIO SICURI CHE NON SIA VIVA?

Legni, piante, alghe e reperti naturali ritratti dal vero
Ritrovamento e disegno: Isole Cicladi (Egeo) e Creta
Tecnica: inchiostro di China su carta (piccolo formato)
.

Visore corazzato a 6 bocche di fuoco

Mani e braccia nel deserto

Passione e morte d'un ramo di timo

Schiaccianoci

Phon cornuto della foresta

Fiamma

Uomo-pipa

Tripla falce

Mano della Terra

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Hai uno stile molto originale, lo dico da disegnatrice. Visto che tu disegni all'impronta in pochi minuti ti chiedo se hai avuto ripensamenti e se ti capita spesso di commettere errori e di gettare via il foglio. Curiosità da addetti ai lavori...:-)

gennaio 04, 2009 12:16 PM  
Blogger franvisions said...

Cercando delle ricette, mi sono imbattuta nella tua passione e morte di un ramo di timo. Bellissimo e spiritosissimo!

gennaio 22, 2011 11:33 AM  
Blogger Nico Valerio said...

Raggio di Luce, desolato, ti rispondo dopo 2 anni, un record! Ma c'è un motivo: all'epoca non avevo installato il sistema che mi avverte quando c'è un nuovo commento (ho 9 blog..., per non parlare degli altri impegni...). E questo blog è per me un archivio personale. Perciò scopro solo ora la tua domanda.
Ripensamenti? No, quasi mai. Se ricordo bene, ogni estate ho prodotto da 30 a 70 tavole in A5, con soli 1-2 fogli gettati via. Quindi quasi tutti i disegni vanno a buon fine. Perché ho un modello davanti, piccolo e pieno di asperità e tratti irregolari, con i quali sono molto più a mio agio che con linee rette o circolari (infatti una delle poche prove fallite riguarda il guscio della chiocciola che si restringe a mano a mano con una progressione strana...). Aggiungi che disegno senza ripari sotto il sole cocente, e quindi devo sbrigarmi, col vento di tempesta che fa svolazzare i bordi del foglio perfino se stretti con un elastico al cartone del blocco. Uso carta in blocco Chanteclaire A5 di colori bianco o avorio.
Ora fammi pure tutte le domande che vuoi, e anzi fammi vedere le tue cose! Ormai sono avvertito dei nuovi commenti.
Ciao e grazie della comprensione!
(ammesso che tu ritornarai mai su questo blog, visto l'imperdonabile ritardo...:-(

gennaio 23, 2011 12:16 AM  
Blogger Nico Valerio said...

Grazie, Francesca, naturale che la tua curiosità di... gastronoma ti abbia portato più verso il rametto contorto di timo... Anzi, ti dirò, la maggior parte delle mie composizioni sono dovute alla strana capacità che hanno le piante di timo selvatico di contorcersi al sole e al vento.

gennaio 23, 2011 12:19 AM  

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